
I calamari con patate al pomodoro sono un piatto caldo e confortante perfetto per le sere d'inverno, dove il gusto del mare incontra la morbidezza delle patate in un sugo ricco e avvolgente.
Questo piatto è diventato il mio salvavita quando ho gente a cena. L'ho provato per la prima volta durante una cena non programmata con degli amici e da quel momento tutti me lo chiedono sempre.
Ingredienti
- Calamari 1,2 kg freschi per ottenere il massimo della tenerezza e del sapore
- Patate 800 g meglio se gialle perché mantengono la forma mentre cuociono
- Polpa di pomodoro 400 g scegliete una versione corposa e di qualità
- Uno spicchio d'aglio che darà aroma al soffritto
- Mezzo bicchiere di vino bianco secco per pulire il palato e dare profumo
- Due cucchiai di prezzemolo tritato fresco per un tocco di colore e gusto finale
- Olio extravergine d'oliva di qualità per iniziare la cottura
- Sale quanto serve per valorizzare i sapori
- Pepe nero appena macinato per un leggero piccante
Istruzioni Passo per Passo
- Preparazione dei calamari
- Pulite bene i calamari se non l'ha già fatto il pescivendolo. Tagliate il corpo a rondelle di circa mezzo centimetro e i tentacoli a pezzetti più piccoli. Lavateli bene sotto l'acqua fredda per togliere ogni traccia di sabbia. Asciugateli bene tamponandoli con carta da cucina così non rilasceranno troppa acqua mentre cuociono.
- Preparazione del soffritto
- Scaldate sei cucchiai abbondanti di olio extravergine in una pentola grande e profonda. Mettete l'aglio tritato fine o intero se preferite un gusto più leggero e fatelo dorare piano a fuoco medio senza bruciarlo per evitare retrogusti amari.
- Cottura iniziale dei calamari
- Aggiungete i calamari al soffritto e fateli saltare a fuoco alto per circa due minuti girando spesso. Questo passaggio è importante per sigillare i succhi dentro e mantenere la carne morbida. Aggiungete il vino bianco secco e aspettate che l'alcol sia del tutto evaporato prima di andare avanti.
- Aggiunta del pomodoro
- Versate la polpa di pomodoro nella pentola mescolando per far unire tutti gli ingredienti. Coprite quasi del tutto con un coperchio lasciando un po' aperto e cuocete a fuoco medio per circa 15-20 minuti finché il sugo non si addensa un po' e prende sapore.
- Cottura con le patate
- Sbucciate le patate e tagliatele a cubetti di circa 2 centimetri. Mettetele nel sugo con i calamari già parzialmente cotti. Salate con attenzione tenendo conto che i calamari sono già un po' saporiti. Aggiungete una bella macinata di pepe nero. Continuate a cuocere per altri 15 minuti circa tenendo la pentola coperta ma sempre con un po' di spazio per far restringere il sugo.
- Rifinitura e riposo
- Guardate come è il sugo verso la fine della cottura. Se è troppo liquido fate cuocere a pentola scoperta per qualche minuto fino a raggiungere la densità giusta. Spegnete il fuoco e aggiungete il prezzemolo tritato fresco mescolando con delicatezza. Lasciate riposare per almeno 5 minuti prima di servire così tutti i sapori si possono mescolare al meglio.

Questo piatto mi fa sempre pensare ai pranzi della domenica con mia nonna in Sicilia dove il profumo del pesce fresco si mescolava a quello del pomodoro. L'elemento che cambia davvero tutto è l'olio extravergine di prima spremitura che dà un sapore completo e avvolgente a tutta la preparazione.
Conservazione
I calamari e patate si mantengono bene in frigo per 1-2 giorni in un contenitore chiuso. Il sapore migliora addirittura il giorno dopo quando tutti gli aromi si sono mescolati bene. Riscaldate piano aggiungendo un po' d'acqua se serve per mantenere la giusta consistenza del sugo.
Alternative e Sostituzioni
Se non trovate calamari freschi potete usare i totani che hanno una consistenza simile anche se un gusto un po' diverso. In alternativa provate con le seppie tagliandole a striscioline sottili e cuocendole un po' più a lungo. Per una versione più leggera potete sostituire parte delle patate con zucchine tagliate a dadini aggiungendole solo negli ultimi 5 minuti di cottura.
Idee di Servizio
Portate in tavola i calamari e patate ben caldi in piatti fondi insieme a fette di pane casareccio leggermente tostate e strofinate con aglio fresco per raccogliere tutto il sugo. Un po' di prezzemolo fresco aggiunto all'ultimo momento dà freschezza e colore. Per bilanciare la dolcezza dei calamari potete aggiungere qualche goccia di limone quando servite.
Storia del Piatto
Questa ricetta ha radici profonde nella cucina costiera italiana dove mettere insieme pesce e patate era un modo economico e nutriente per dar da mangiare alle famiglie dei pescatori. Ogni regione ha la sua versione con piccole differenze secondo gli ingredienti del posto. In Sicilia spesso si aggiunge un po' di peperoncino mentre in Puglia ci mettono le olive nere. La versione toscana invece prevede un rametto di rosmarino durante la cottura.

Domande Frequenti
- → Come si fa la pulizia dei totani?
Staccate la testa dal corpo, eliminando occhi e becco. Togliete la pelle esterna del corpo e tirate fuori la cartilagine interna. Sciacquate bene sia la testa che il corpo e tagliate in pezzi o anelli, pronti per la ricetta.
- → Si possono usare altri molluschi al posto dei totani?
Certo! Potete sostituire i totani con calamari, seppie o polpo. Attenzione però ai tempi di cottura: polpo e seppie richiedono più tempo, mentre i calamari sono simili ai totani.
- → Quanto si conserva questo piatto in frigorifero?
In un contenitore chiuso, può essere conservato in frigorifero per 2-3 giorni. Riscaldare piano sul fuoco prima di consumarlo. Non si consiglia di congelarlo per via della consistenza delle patate.
- → Che tipo di patate è meglio usare?
Le patate a pasta gialla sono le più indicate perché rimangono compatte durante la cottura. Evitate quelle farinose, che si sfaldano troppo facilmente.
- → Qual è il vino giusto da abbinare a questo piatto?
Scegliete un vino bianco secco, come il Vermentino, il Fiano o il Verdicchio. Bilanciano perfettamente il sapore del mare e la dolcezza delle patate.
- → Quando posso dire che i totani sono perfetti di cottura?
Sono pronti quando diventano opachi e teneri al morso. Se li cuocete troppo poco diventeranno gommosi, mentre una cottura eccessiva li renderà duri. In totale, servono circa 35-40 minuti.