
Questa variante della pizza mediterranea unisce le cime di rapa con mozzarella e pomodoro, creando un mix fantastico di sapori contrastanti. Il gusto intenso delle verdure si sposa alla perfezione con la cremosità della mozzarella di bufala, offrendo un'esperienza che colpisce fin dal primo morso.
Ho inventato questa pizza durante una cena improvvisata con gli amici, cercando di cambiare dalla classica margherita. È diventata subito un successo ed ora tutti me la chiedono quando ci troviamo il venerdì sera.
Ingredienti
- 300 g farina 00 prova con metà dose di farina integrale per un tocco più rustico
- 200 g farina Manitoba essenziale per un impasto più elastico
- 25 g olio extravergine di oliva meglio se italiano per esaltare l'autenticità
- 10 g sale fino da cucina
- 2 g lievito di birra essiccato più pratico del lievito fresco
- 250 g pasta per pizza preparata secondo la nostra ricetta base
- 120 g cime di rapa pulite cerca quelle più giovani per un gusto più delicato
- 100 g pomodori pelati i San Marzano danno risultati migliori
- 100 g mozzarella di bufala campana DOP che rende tutto più gustoso
- Peperoncino fresco aggiungi secondo il tuo gusto per un po' di brio
- Olio extravergine di oliva cerca quello buono per il condimento finale
- Aglio fresco italiano per dare carattere
- Origano secco meglio sfregarlo al momento
- Sale dosa con attenzione
Istruzioni Passo Passo
- Preparazione impasto
- Metti le farine in una ciotola grande o nella planetaria con il lievito secco. Aggiungi 300 g di acqua a temperatura ambiente e inizia a mescolare con energia. Quando vedi che il composto si unisce, versa l'olio e continua a lavorare. Aspetta che l'olio sia completamente assorbito prima di mettere il sale, poi impasta per altri 5 minuti finché diventa liscio ed elastico.
- Prima lievitazione
- Crea una palla con l'impasto e lasciala riposare sotto un canovaccio umido o pellicola per circa 30-40 minuti in un posto caldo. Questo primo riposo aiuta il glutine a distendersi e rende più facile lavorare poi l'impasto.
- Pieghe e maturazione
- Stendi l'impasto formando un rettangolo, poi piegalo come un libro. Giralo e ricrea una palla. Coprilo bene e mettilo in frigo per 12 ore. Questa lenta fermentazione a freddo migliora tanto il sapore e rende la pizza più facile da digerire.
- Formazione e seconda lievitazione
- Dopo la maturazione, lavora brevemente l'impasto e dividilo in tre parti uguali. Fai tre palline e mettile su una superficie leggermente unta, coperte con una ciotola capovolta. Lascia lievitare per 40-50 minuti finché sono belle gonfie. Allarga ogni palla con le dita partendo dal centro fino a creare dischi del diametro che vuoi.
- Preparazione salsa di pomodoro
- Frulla insieme i pomodori pelati, mezzo spicchio d'aglio, un po' di sale, origano, peperoncino a piacere e due cucchiai di olio. Otterrai una salsina saporita e cremosa perfetta per la base.
- Preparazione delle cime di rapa
- Fai bollire le cime di rapa in acqua salata per 2-3 minuti. Non cuocerle troppo per mantenere il colore verde vivo e una buona consistenza. Scolale bene e asciugale con carta da cucina per togliere l'umidità in eccesso che potrebbe bagnare troppo la pizza.
- Preparazione della mozzarella
- Metti la mozzarella di bufala su carta assorbente per eliminare il liquido in eccesso. Questo passaggio è cruciale per evitare una pizza acquosa. Spezza la mozzarella a mano in pezzetti grandi come una noce.
- Cottura base
- Stendi la pasta come spiegato prima e spalma la salsa di pomodoro lasciando un bordo di circa 1 cm. Aggiungi un filo d'olio e inforna nel forno per pizza già caldo a 350-400 gradi per 3-4 minuti fino a quando la base comincia a dorarsi.
- Completamento e servizio
- Apri il forno velocemente e metti le cime di rapa e i pezzi di mozzarella sulla pizza. Chiudi subito il forno e continua la cottura per altri 1-2 minuti finché la mozzarella si scioglie appena. Servi subito con un filo d'olio crudo per esaltare i sapori.

Adoro la mozzarella di bufala campana in questa pizza. Mi ricordo ancora quando l'ho usata per la prima volta invece della solita fior di latte. La sua cremosità e il sapore intenso hanno fatto una differenza enorme, trasformando una semplice pizza in un piatto speciale che tutta la famiglia aspetta con impazienza ogni settimana.
Conservazione
La pizza va mangiata appena sfornata, quando è calda e la mozzarella è ancora filante. Se avanza qualche pezzo, puoi tenerlo in frigo per massimo 24 ore in un contenitore chiuso. Per scaldarla usa il forno normale a 180 gradi per circa 5 minuti e non il microonde che la rende gommosa. L'impasto crudo si può tenere in frigo fino a 3 giorni ben coperto con pellicola, oppure puoi congelarlo dividendolo in palline avvolte nella pellicola e poi in un sacchetto per alimenti.
Varianti e Sostituzioni
Se non trovi le cime di rapa usa la cicoria catalogna o gli spinaci freschi, cuocendoli allo stesso modo. Per una versione più ricca, metti delle acciughe sott'olio sbriciolate sulla pizza prima di infornarla. Al posto della mozzarella di bufala puoi usare stracciatella o burrata aggiungendole a fine cottura per un risultato super cremoso. Per dare più sapore, prova con i pomodorini confit o le olive taggiasche.
Abbinamenti e Servizio
Questa pizza va benissimo con una birra artigianale chiara non troppo amara o un bicchiere di Falanghina fresca. Servila come piatto unico con un'insalatina mista condita solo con olio e limone per bilanciare il pasto. Come antipasto leggero, vanno bene i carciofi alla romana o i fiori di zucca in pastella. Per chiudere, scegli un dolce leggero come una granita al limone o della frutta fresca mista.
Origini e Curiosità
Questa pizza mostra la fusione tra cucina pugliese e campana, con le cime di rapa tipiche della Puglia che incontrano la mozzarella di bufala della Campania, creando un ponte tra due tradizioni culinarie italiane. Una volta le cime di rapa erano considerate cibo povero, ma oggi sono apprezzate anche nei ristoranti più eleganti. Questa ricetta dimostra come ingredienti semplici possano trasformarsi in un piatto straordinario che racconta la nostra storia gastronomica.

Domande Frequenti
- → Posso usare un'altra farina invece della Manitoba?
Certo, va bene anche farina forte o tipo 0 con W alto (almeno 280-300). La Manitoba dà più elasticità grazie al glutine, ma altre farine forti vanno bene lo stesso, magari dovrai aggiustare un po' l'acqua.
- → Come cucino la pizza senza un forno da pizzeria?
Nel forno di casa, scaldalo al massimo (220-250°C) per mezz'ora con una pietra o una teglia girata. Ci vorrà circa 10-12 minuti per cuocere. Un trucco: usa il grill alla fine per fare dorare meglio la parte sopra.
- → Posso fare l'impasto qualche giorno prima?
Sì, puoi prepararlo fino a 2-3 giorni prima. Dopo la prima lievitazione, mettilo in frigo in un contenitore chiuso. Più tempo riposa, più buona e digeribile sarà la pizza. Tiralo fuori 2 ore prima di usarlo.
- → Che altre verdure posso mettere al posto delle cime di rapa?
Vanno bene broccoli, friarielli, spinaci o cicoria. Il tempo di cottura cambia secondo la verdura. Ricordati di asciugarle bene per non bagnare troppo la pizza.
- → Come capisco se l'impasto è lievitato bene?
Un impasto pronto dovrebbe essere doppio e pieno di bollicine dentro. Fai la prova col dito: premi leggermente, se il segno resta o torna su piano piano, è pronto. Se torna su subito, deve lievitare ancora.