
Questi dolcetti fritti sono un tesoro della cucina tradizionale lucana, fantastici come finale di un pranzo o per uno spuntino goloso con un calice di vino dolce del posto.
Ho scoperto questo dolce durante un viaggio in Basilicata da un'anziana del posto che li cucinava per tutti i parenti. Da quel momento sono diventati un must durante le mie celebrazioni familiari.
Ingredienti
- 300g di farina bianca essenziale per dare la struttura ideale all'impasto
- Tre uova a temperatura ambiente rendono la pasta bella elastica
- Un limone biologico la buccia aggiunge un aroma speciale
- Zucchero a velo per quella dolcezza che ti conquista subito
- Strutto o olio per friggere meglio lo strutto per il gusto tradizionale
- Un pizzico di sale per bilanciare tutti gli altri sapori
- Mezza bustina di lievito rende tutto più soffice
- Farina aggiuntiva per il piano di lavoro impedisce che la pasta si attacchi mentre la maneggi
Istruzioni Passo-Passo
- Finitura
- Metti i dolcetti su carta assorbente per togliere l'olio extra. Sistemali su un vassoio e cospargili abbondantemente di zucchero a velo quando sono ancora caldi.
- Frittura
- Riscalda bene lo strutto o l'olio in una pentola alta. Cuoci pochi pezzetti alla volta per mantenere la temperatura giusta. Quando diventano belli dorati, toglili con una schiumarola.
- Decorazione
- Prendi ogni pezzo e passalo sul fondo di un cestino di vimini o su una grattugia pulita. Questo crea non solo un bel disegno ma aiuta anche a cuocere meglio rendendo i dolci più ariosi.
- Formazione degli strangolapreti
- Dividi la pasta in piccole porzioni e falle rotolare sul piano con poca farina fino a formare dei bastoncini grossi come un dito. Tagliali a pezzetti come faresti con gli gnocchi.
- Riposo dell'impasto
- Copri la pasta con un canovaccio pulito e lasciala riposare circa 15 minuti. Questo passaggio è importante perché permette al glutine di distendersi e facilita la lavorazione dopo.
- Preparare l'impasto
- Passa al setaccio la farina col lievito sul piano di lavoro e crea un buco al centro. Aggiungi un pizzico di sale e grattugia la buccia del limone nel mezzo. Rompi le uova al centro e lavora energicamente per almeno 10 minuti fino a ottenere un composto uniforme e liscio.

Il fascino di questo dolce sta negli ingredienti semplici. La buccia di limone è il tocco magico che dà freschezza a una preparazione così semplice. In casa mia sono diventati l'appuntamento fisso delle domeniche pomeriggio.
Conservazione
Gli strangolapreti sono più buoni appena fatti, quando fuori sono croccanti e dentro morbidi. Se avanzano, puoi tenerli per un giorno in un contenitore chiuso a temperatura ambiente. Prima di mangiarli, scaldali un po' in forno e aggiungi altro zucchero a velo.
Alternative e Sostituzioni
Se non hai il limone, puoi usare buccia d'arancia o un goccio di liquore all'anice. Per una versione più leggera, puoi friggere solo in olio di semi invece che nello strutto. In certe zone della Basilicata aggiungono anche un po' di vino bianco secco all'impasto per un sapore più interessante.
Suggerimenti per Servire
Gli strangolapreti tradizionalmente vanno gustati con un bicchiere di vino dolce locale tipo il Moscato di Basilicata. Puoi presentarli su un piatto con foglioline di menta per un tocco di colore. Una variante golosa è servirli con salsa al cioccolato fondente calda o miele locale tiepido.
Origine e Tradizione
Questo dolce rappresenta la genuinità della cucina povera lucana, dove si creavano piatti gustosi con pochi ingredienti di base. Il nome buffo "strangolapreti" viene probabilmente dalla facilità con cui si mangiano velocemente uno dopo l'altro. Storicamente si cucinavano soprattutto durante le feste e in particolare a Carnevale.

Domande Frequenti
- → Come si fa la decorazione tipica degli strangolapreti dolci?
Per decorarli basta far rotolare i pezzetti di impasto sul retro di un cestino di vimini o di una grattugia per formaggio. Questo non è solo un tocco estetico ma aiuta anche a rendere il dolce più leggero durante la frittura.
- → Posso fare l'impasto degli strangolapreti prima?
Certo, puoi preparare l'impasto qualche ora prima e tenerlo in frigo avvolto nella pellicola. Ricordati solo di tirarlo fuori un po' prima di dare forma ai dolcetti, così torna a temperatura ambiente.
- → A che temperatura vanno fritti gli strangolapreti?
La temperatura giusta è tra 170 e 180°C. L'olio deve essere bello caldo ma non al punto da fumare, così i dolcetti diventano dorati fuori e ben cotti dentro.
- → Posso usare altro invece dello strutto per friggere?
Sì, anche se lo strutto dà il sapore tradizionale, puoi usare olio di semi o d'oliva. L'importante è che regga bene le alte temperature della frittura.
- → Per quanto tempo si mantengono gli strangolapreti dolci?
Sono più buoni mangiati subito, quando sono ancora caldi e croccanti. Comunque si tengono per 1-2 giorni in un contenitore chiuso, e puoi scaldarli un po' prima di mangiarli per farli tornare croccanti.
- → Quali vini della Basilicata vanno bene con questo dolce?
I vini dolci lucani perfetti per accompagnarli sono il Moscato di Basilicata o l'Aglianico del Vulture passito. Tutti e due vanno d'accordo con la semplicità e la dolcezza di questi fritti della tradizione.