
Questi involtini di arista, farciti con prosciutto e fontina valdostana, sono il mio asso nella manica quando voglio stupire tutti con qualcosa di super sfizioso. I gusti sono pieni e coccolosi, perfetti con amici o in famiglia, e li puoi preparare in anticipo e friggere all’ultimo minuto, così non hai problemi di tempistiche.
Ho scoperto questi involtini in una domenica grigia di pioggia e da allora non mancano mai a tavola, soprattutto perché i miei figli me li chiedono spesso! Mi piacciono perché sono una soluzione che mette tutti d’accordo senza storie.
Ingredienti
- Arista tagliata sottile: prediligi fette regolari tagliate al banco, così cuociono in fretta e si arrotolano meglio
- Prosciutto crudo: consigliato un tipo stagionato per dare una marcia in più
- Fontina: scegli quella valdostana, super filante, oppure vai di scamorza se non la trovi facilmente
- Acciughe: meglio sott’olio ben sgocciolate, fanno la differenza nell’intingolo
- Uova grandi: per una panatura che resta uniforme
- Peperoncino fresco o secco: scegli la quantità a seconda del tuo gusto
- Aglio: giovane e italiano, più delicato
- Senape in grani: se la trovi, profuma di più la salsa
- Aceto balsamico IGP: non troppo dolce, per bilanciare
- Limone biologico: spremuto al momento, solo il succo
- Farina 00: rende uniforme la base della panatura
- Pangrattato casalingo: più croccante, sempre meglio
- Prezzemolo appena tritato: aggiunge freschezza alla farcitura
- Bacche di ginepro: schiacciale leggermente per profumare la carne
- Olio di arachide: è perfetto per friggere ad alte temperature
- Olio extravergine: usalo per la salsa, scegli uno delicato
- Sale
- Pepe nero macinato fresco: serve ad esaltare il tutto
Istruzioni Dettagliate
- Arrotola la carne:
- Metti le fette di arista tra due fogli di carta forno e schiacciale piano piano con il batticarne, fino a farle diventare belle larghe e sottili senza romperle. Più ci vai piano, meglio vengono!
- Componi gli involtini:
- Sistema la carne sul tavolo, aggiungi una spolverata di pepe, fettine sottilissime d’aglio, prezzemolo e bacche di ginepro schiacciate. Poi metti sopra ogni fetta un pezzo di prosciutto crudo e uno di fontina. Avvolgi tutto stretto formando dei piccoli rotoli.
- Panatura due volte:
- Passa ogni involtino nella farina, poi tuffalo nell’uovo sbattuto con sale e infine rotolalo nel pangrattato. Premi bene con le mani. Ripeti ancora uovo e pangrattato, così la crosta viene spessa e croccante.
- Riposo in frigo:
- Metti i rotolini su un vassoio, avvolgi con pellicola e lasciali in frigo almeno un quarto d’ora. Così si compattano e la panatura non si stacca durante la cottura.
- Prepara la salsa alle acciughe:
- Trita le acciughe e falle sciogliere con aglio tritato e peperoncino in un pentolino, a fuoco basso, con l’olio extravergine. Dopo tre minuti spegni, aggiungi il prezzemolo, aceto, limone e senape. Mescola bene e tieni la salsina da parte, calda o tiepida.
- Friggi gli involtini:
- Scalda tanto olio di arachide in una casseruola. Quando raggiunge circa 160 gradi, immergi pochi involtini per volta e friggi per tre minuti, finché sono dorati. Scolali su carta da cucina e salali subito.
- Impiatta e servi:
- Porta a tavola subito gli involtini caldi e croccanti, con la salsa alle acciughe a parte. Il profumo mette subito l’acquolina!

Adoro la fontina che fila e si scioglie a ogni morso. Quando la usavo da piccola con mia mamma, aspettavamo insieme di vedere gli involtini diventare belli dorati in padella. Ci sono alcuni piatti che danno proprio “calore di casa” e questo è uno di quelli.
Come Si Conservano
Se hai già fritto gli involtini, lasciali raffreddare bene prima di metterli in un contenitore ermetico. Puoi tenerli in frigo massimo due giorni. Per scaldarli, meglio il forno (restano croccanti), ma bastano anche pochi minuti in padella senza olio. Se invece li hai solo preparati e non fritti, puoi mantenerli qualche ora in frigo o congelarli già panati e cuocerli direttamente da surgelati, allungando un po’ il tempo di frittura.
Alternative Agli Ingredienti
Fontina finita o vuoi cambiare? Prova scamorza affumicata per un gusto più deciso, oppure asiago giovane o provola dolce a pezzetti. Il prosciutto cotto va bene se scegli uno poco acquoso, così la panatura resta croccante. Niente acciughe nella salsa? Mettici dei capperi, sono saporiti e danno carattere lo stesso.
Idee Per Servirli
Servili su un grande piatto da portata con l’intingolo a parte così ognuno si serve come vuole. Mi piacciono molto anche con insalata riccia, radicchio o patate arrosto con rosmarino. Se vuoi sorprenderli, aggiungi scorza di limone nella salsa o una spolverata di pepe rosa sopra.

Storia e Curiosità
Questi involtini hanno origini piemontesi e valdostane, dove le carni ripiene di formaggi e salumi locali sono una vera tradizione. Ogni famiglia ha il suo modo personale di prepararli, e le variazioni non finiscono mai. La doppia panatura e la salsa li rendono perfetti per le feste o per una semplice cena. Quando li preparo, la casa profuma di accoglienza e tutti si avvicinano curiosi.
Domande Frequenti
- → Qual è il taglio di carne più adatto?
Meglio usare l’arista tagliata finissima: resta morbida e si arrotola al volo senza rompersi.
- → La doppia panatura è necessaria?
Proprio sì, altrimenti perde croccantezza e rischi di far uscire il ripieno durante la cottura.
- → Come si ottiene una frittura perfetta?
Butta pochi involtini per volta nell’olio di arachidi già caldo, sui 160°C così vengono dorati in modo uniforme.
- → Con cosa posso sostituire la fontina?
Vai sereno con scamorza o emmental, basta sia un formaggio che si sciolga facilmente.
- → L’intingolo può essere preparato in anticipo?
Certo, preparalo anche prima e lascialo a temperatura ambiente o scaldalo leggermente, è sempre buono.
- → Quale contorno si abbina meglio?
Patate arrosto, tante verdure grigliate o un’insalata sono le scelte migliori da aggiungere al piatto.